Rinnovare la patente è fondamentale per proseguire la guida su strada. Se, purtroppo, si è interessati da un determinato provvedimento, il rinnovo non sarà più attuabile, e si dovrà, di conseguenza, trovare un’altra soluzione.
Tra i casi più comuni di mancato rinnovo della patente c’è il non superamento di uno dei test ai fini del rinnovo medesimo, presso la scuola guida. Vi sono poi altri casi, nei quali il rinnovo risulta di dubbia possibilità, laddove la stessa viene rimandata all’attestazione medica in relazione ad una condizione di chi richiede il rinnovo.
Ancora, vi sono casi in cui, per una cattiva condotta, o ancora per determinate patologie, non si possa avere accesso al rinnovo considerato.
Il principio è quello di vietare la guida a chi non mostra idoneità per la stessa, con condizioni che gli impediscano una guida stabile, con grave pericolo per tutti. Se si soffre di patologie tali da compromettere l’attenzione alla guida, oppure l’attenzione medesima sia compromessa da cattive condotte, come quella di abusare di sostanze quali alcol e droghe, il rinnovo sarà negato.
Tra le patologie che vietano il rinnovo della patente troviamo disturbi neurologici o cardiaci. Tuttavia anche il mancato superamento della visita oculistica in sede di rinnovo, o una menomazione fisica o psichica scaturiscono il mancato rinnovo della patente. Vi sono poi casi in cui spetta al medico in sede di rinnovo, o ad una commissione medica, la decisione se la patologia in oggetto detiene tale gravità da non consentire una guida stabile al soggetto.
Pensiamo al diabete mellito. Esso espone ad un calo glicemico improvviso, con altrettanto improvvisa perdita di forze, e ciò potrebbe accadere durante la guida. E’ il Ministero dei Trasporti a decidere sul rinnovo, tramite decretazione. Si dovrà poi sottostare ad un controllo specialistico in una struttura pubblica, e un altro controllo da parte di uno specialista in sede di rinnovo. Dovranno essere trascorsi almeno tre mesi dall’ultimo calo glicemico per richiedere il rinnovo.
Per le malattie cardiovascolari come aritmia, angina, sincope, il caso compete alla valutazione del medico, in sede di rinnovo.
Per altri tipi più gravi di malattie invece, il rinnovo viene negato dalla legge, e dunque non si appresta a nessuna valutazione ulteriore.
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