POSTEPAY: PUO’ ESSERE PIGNORATA?

POSTEPAY: PUO’ ESSERE PIGNORATA?

Molti credevano di essere al sicuro conservando i propri risparmi e i propri guadagni all’interno di una postepay, ma in realtà non è assolutamente così..

Milioni di clienti di Poste Italiane spesso scelgono si aprire un vero e proprio conto corrente nella filiale di zona associando una PostePay card.

Molti però non sanno che, pur essendo una prepagata, la PostePay è pignorabile.

È però anche importante sapere che non accade se non si presentano determinate condizioni.

Infatti, il pignoramento della carta prepagata avviene solo in caso di presenza di debiti contratti e non saldati.

Quali sono i requisiti affinché la PostePay sia soggetta a pignoramento?

Prima di tutto è giusto chiarire che in caso di debiti finanziari si rischia il pignoramento. Quando l’Agenzia delle Entrate chiama è necessario saldare il debito entro il termine descritto se non si vuole rischiare il pignoramento dei beni immobili e mobili.

Ovviamente è necessario sapere anche che non è sufficiente un ritardo nel pagamento di poche rate per attivare un pignoramento da parte del creditore sul conto corrente del debitore.

Infatti, prima di arrivare a tale situazione drastica, devono essere emessi diversi solleciti di pagamento, in seguito poi si procede con il pignoramento. Questo non esclude nessun bene da tale azione, quindi nemmeno la carta prepagata delle Poste Italiane è fuori pericolo come lo stipendio e la pensione.

Tutte le carte prepagate nominative di ogni genere, sono pignorabili compresa la PostePay in ogni sua versione: Junior, Evolution, Standard. Non serve che ci sia il nome stampato, basta che sia intestata a una persona specifica ovvero colui che per ottenerla ha dovuto presentare documento e codice fiscale. Perciò conto corrente, libretti di risparmio e PostePay subiranno il pignoramento come altro bene intestato al debitore.

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