QUANDO E’ POSSIBILE PROCEDERE AL PIGNORAMENTO DELLA PENSIONE DI REVERSIBILITA’

QUANDO E’ POSSIBILE PROCEDERE AL PIGNORAMENTO DELLA PENSIONE DI REVERSIBILITA’

Sappiamo bene che la pensione, così come lo stipendio, in quanto fonte di sostentamento del debitore e della sua famiglia non può essere pignorata integralmente.

Non solo la pensione di vecchiaia, ma anche altre tipologie di pensione possono essere pignorate.

Per questo motivo è pignorabile anche la pensione di reversibilità, cioè la quota di pensione percepita dal coniuge o dai figli superstiti del pensionato deceduto.

Anche le pensioni di reversibilità sono pignorabili negli stessi termini della pensione diretta, ovvero per un quinto. Se, invece, il familiare superstite rinunci all’eredità, cosa che consente di percepire comunque la pensione di reversibilità, vengono eliminati, in forza della rinuncia, i debiti dell’erede compreso quello gravato da pignoramento.

Da un lato se è vero che con la rinuncia all’eredità non fa perdere il diritto a ricevere la pensione di reversibilità, dall’altro canto è anche vero però che non si subentra nell’obbligo di pagare i creditori del soggetto defunto.

La pensione di reversibilità non può essere paragonata ad un sussidio per poveri o ad un credito alimentare. Inoltre, essa non ha natura successoria, perché spetta anche in caso di rinuncia all’eredità ed è regolata automaticamente da specifiche leggi previdenziali.

Se ci troviamo di fronte al caso di un debitore che percepisce più pensioni di diversa tipologia, in questo caso è possibile pignorare più pensioni, ma sempre rispettando i limiti di legge.

Occorre chiarire, però, che il limite del quinto si calcola per ciascuna pensione.

Invece, il calcolo del minimo vitale impignorabile si effettua sull’importo complessivo dato dalla sommatoria di tutte le pensioni percepite.

RIVOLGITI AL CONSULENTE CIVICO DEL TUO QUARTIERE/CITTA’ OPPURE COMPILA IL MODULO SOTTOSTANTE PER ESSERE RICONTATTATO

Info sull'autore

admin administrator