DOPO QUANTO TEMPO UN DEBITORE SEGNALATO AL CRIF PUO’ CHIEDERE UN FINANZIAMENTO?

DOPO QUANTO TEMPO UN DEBITORE SEGNALATO AL CRIF PUO’ CHIEDERE UN FINANZIAMENTO?

Diventa impossibile, per chi ha ricevuto una segnalazione al Crif, ottenere un finanziamento.

Ma che cosa è il Crif?

Si tratta di una banca dati che raccoglie tutte le informazioni sulla situazione finanziaria di ogni soggetto richiedente un prestito.

Qualsiasi istituto finanziario utilizza la banca dati Crif per conoscere lo status del cliente che va in banca per chiedere un prestito. Essere segnalato al Crif come cattivo pagatore vuol dire vedersi negata qualsiasi possibilità di ottenere credito.

La segnalazione al Crif avviene se si ritarda o si manca il pagamento di due rate consecutive di un finanziamento. La banca che ha corrisposto il prestito invia al cliente, 15 giorni prima di segnalarlo al Crif, una comunicazione di avviso sull’avvenuto ritardo. Il cliente ha 15 giorni di tempo in cui è ancora possibile evitare di essere segnalati saldando l’importo dovuto.

In caso di ulteriori ritardi, l’istituto di credito che eroga la liquidità segnalerà al Crif il nominativo del cattivo pagatore.

Ma quanto dura la segnalazione al Crif?

Dipende dalla gravità dell’insolvenza.

Se il cliente ha avuto ritardo di 2 rate che sono state successivamente sanate la  segnalazione al Crif  dura un anno di tempo dalla regolarizzazione, a condizione che nei 12 mesi i pagamenti siano sempre puntuali.

Se invece, parliamo di un ritardo di più di 2 rate  ma poi sanate, la segnalazione dura due anni dalla regolarizzazione, a condizione che nei 24 mesi sucvcessivi i pagamenti siano sempre puntuali.

Infine, per il ritardo di due o più rate non sanate la segnalazione avviene per la durata di tre anni dalla scadenza del contratto di finanziamento o dalla data in cui l’istituto di credito ha fornito l’ultimo aggiornamento.

La cancellazione al Crif avviene automaticamente allo scadere dei tempi stabiliti: solo allora sarà possibile richiedere un nuovo finanziamento.

Tutte le banche si affidano infatti al Crif per valutare l’affidabilità di un richiedente.

Nel caso in cui il debitore volesse  richiedere la cancellazione il Crif deve rivolgersi direttamente al proprio istituto di credito. È possibile, allo stesso modo, anche richiedere la modifica dei propri dati, se si ritiene siano sbagliati. 

Se si vuole prendere visione delle proprie informazioni presenti nella banca dati, è possibile farlo attraverso il modulo richiesta Crif.

Qual è quindi la soluzione se si ha bisogno di un prestito ma si è stati segnalati al Crif?

Una risposta potrebbe essere quella della cessione del quinto.

In questo modo viene stipulato un contratto di prestito attraverso il prelievo diretto di un quinto dello stipendio o della pensione. La garanzia viene data dal fatto che è lo stesso datore di lavoro, o l’ente previdenziale, a detrarre la rata mensile e versarla all’istituto di credito.

La cessione del quinto può essere richiesta sia dai pensionati che dai dipendenti privati o statali.

In questo caso non è necessaria alcuna garanzia, è invece obbligatoria per tutti la stipula di una polizza rischio vita.

RIVOLGITI AL CONSULENTE CIVICO DEL TUO QUARTIERE/CITTA’ OPPURE COMPILA IL MODULO SOTTOSTANTE PER ESSERE RICONTATTATO

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