TRUFFE SUL RIMBORSO CANONE RAI: COME FARE ATTENZIONE

TRUFFE SUL RIMBORSO CANONE RAI: COME FARE ATTENZIONE

Molte sono le segnalazioni di false e-mail provenienti dall’Agenzia delle Entrate in cui viene comunicato ai contribuenti il rimborso del canone Rai.  Affinché questo avvenga è richiesto di compilare un modulo all’interno di un sito dal nome fraudolento www.rimborso.rai.it. L’appello è stato in seguito ripreso e diramato dalla Polizia Postale italiana.

Non è la prima volta che e-mail di questo tipo, associate all’Agenzia delle Entrate, vengono inviate a migliaia di persone.  È necessario verificare se la mail in questione provenga da un indirizzo direttamente collegato all’Agenzia, se questo non avviene, è evidente che le mail nascondono un evidente tentativo di truffa.  L’Ente raccomanda di cestinare immediatamente questi messaggi, di non cliccare sui collegamenti presenti e, soprattutto, di non fornire i propri dati anagrafici e gli estremi della propria carta di credito nella pagina web indicata nella mail.

Di fronte a mail di questo tipo, è bene ricordarsi che l’Agenzia delle Entrate non comunica che è possibile ricevere dei rimborsi effettuando delle operazioni via e-mail e, soprattutto, non chiede mai ai contribuenti di fornire informazioni sulle loro carte di credito.

La denuncia per questi tentativi di truffa è stata fatta anche dalla Rai stessa. In generale, per quanto riguarda i rimborsi del canone, questi vengono addebitati direttamente dalle società di energia elettrica sulla prima bolletta utile.

Ricordiamo anche che, per ottenere un rimborso del canone Rai, è necessario che si riscontrino specifiche condizioni, quali:

  • il pagamento deve essere stato effettuato due volte, ad esempio con addebito sulla pensione o con addebito sulla bolletta elettrica intestata a un altro componente della famiglia;
  • il canone viene addebitato nella bolletta dell’elettricità anche se l’utente ha comunicato di non possedere un televisore in casa;
  • il canone viene addebitato anche se l’utente ha più di 75 anni e possiede un reddito inferiore a 8.000 euro.

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