Accade purtroppo e anche spesso che i consumatori si trovino di fronte a maxi-bollette o conguagli. Ciò può essere dovuto dai blocchi di fatturazione che possono riguardare i sistemi di alcune grandi aziende del settore, ma anche da ritardi o errori di comunicazione tra i distributori locali e i venditori.
Capita spesso che, a seguito di una autolettura comunicata dal cliente o della rilevazione della lettura da parte del distributore locale o a seguito del cambio del misuratore, vengano emessi maxi conguagli che vanno a fatturare tutti i consumi addebitati in precedenza.
Per questi casi la legge ha previsto la riduzione da 5 a 2 anni del periodo di prescrizione. In questo modo si è cercato di migliorare la situazione anche se purtroppo i casi di maxi bollette continuano ad esserci e sono spesso oggetto di denuncia da parte dei consumatori.
Ma cosa fare in caso di conguagli o maxi bollette?
Nel caso si verifichino queste condizioni che, soprattutto in questo periodo di profonda crisi, mettono il consumatore in difficoltà, si può agire con opportune indicazioni ovvero:
- verificare che le letture riportate in fattura siano corrette e, in caso di errori, contestarla con un reclamo scritto;
- gestire la pratica direttamente con l’azienda;
- verificare correttamente lo storno degli importi non dovuti;
- cercare di gestire nel migliore dei modi le eventuali azioni successive, in particolare le procedure di conciliazione paritetica.
È sempre bene, in questi casi particolari, avvalersi dell’assistenza di un esperto in materia.
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